siderava egli morire, per essere con Giesu Christo?
et noi per commettere mille eccessi, per aggiugnere
sempre colpe a' colpe, diverremo della
mortal vita tutta via piu volunterosi? Ezechia
desiderava la morte, per godere delle bellezze
del cielo, et noi pazzi la vita bramaremo per
aviluparsi tutta via nelle brutezze del mondo? Simeone
anchora (quel giusto et santo vecchio) di
buon cuore bramolla, et noi cechi, senza giuditio, privi
in tutto di discorso, l'odiaremo et mal
ne diremo? Non mi penso gia io che senza cagione
da Romani fusse detta L E T U M, anzi
perciò credo che detta ne fusse, perche lieti,
et contenti ne fa, benche alcuni affumati
grammaticucci dichino essere per antifrasi, o'ignoranti
noi, poi che non conosciamo benefitii tanto
singolari. Eh che alegrezza? che consolatione
habbiamo noi in questa misera vita? qualunque
piu longamente campa non vede egli et sente
sempre cose di affanno, piu tosto che di gioia?
non è la vecchiezza l'istesso morbo? non sono
e' vecchi vivi cadaveri con e' suoi catarri?
Essortandoci la scrittura divina al spesso ramemorare l'hora
del morire se dalle male opre, et sconci
fatti, guardare ci vogliamo. Hor da voi stessi
pensar potete che se la sola memoria ne fa si
certo et util beneficio che fare debba la istessa
morte? Sottogiugnero volentieri le formate parole
della scrittura, accio che altri non pensi che me
le sogni MEMORARE NOVISSIMA
G ii