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D I   E S O P O 69

C A P I T O L O   LI.

FU già tempo, che gli animali faceano le cose loro, come gli uomini fanno, favellavano come gli uomini, e discorrevano con sentimento, e lume di ragione, come noi far solemo. Avvenne in quei tempi, che i Lupi mossero guerra alle Pecore, in favore di cui combattevano i Cani così ferocemente, che non potevano i Lupi far loro male alcuno, e quantunque eglino insidiarle non cessassero, non di meno vedendo, che la vigilanza de’ Cani faceva le loro insidie vane e senza frutto, mandarono Ambasciadori alle Pecore, a far loro intendere, che se aver con Lupi pace desideravano, e che totalmente la guerra cessasse; dessero in poter loro i Cani. Le pecore come semplici, ignoranti, e di poco discorso fossero sempre credendo aver pace, e poter senza alcun sospetto pascere, e quietamente vivere, diedero i Cani ai Lupi, i quali dopo d’averli ammazzati, e lacerati, ritornarono ad insidiar le Pecore; le quali trovatele di difensori prive, agevolmente pigliarono, ed ammazzarono.


C A P I T O L O   LII.

DEtto, che ebbe Esopo, i Samj chiaramente intesero la intenzione sua, ed il morale sentimento della Favola, onde deliberarono ritenere Esopo nella Città, considerando quanto fosse lor utile, e necessario il consiglio suo, però vollero gli Ambasciatori licenziare, ma nol volle Esopo, il quale, sperando con la sua prudenza, e destrezza, e con le sue morali persuazioni rendere a Samj l’animo del Re benevolo, ed amico, se