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F A V O L E | 281 |
dosi di essere, perchè se gli faceva questo onore, egli rispose: Perchè io imito le parole dell’uomo, e parlo come l’uomo.
Sentenza della favola.
La favola significa, che dovemo imparar le scienze liberali, acciocchè siamo tenuti in prezzo.
Di un Filosofo battuto. 363.
ssendo un Filosofo percosso d’un pugno da uno, non solo non si commosse, ma ancora gli diede denari, di che ogni uno si maravigliava dicendo, che meritava essere
offeso da ogn’uno; egli rispose: Siete pazzi, a questo modo farò le mie vendette. Colui ch’ebbe quelli denari, battè un altro, pensando aver degli altri denari fu ammazzato; Onde il Filosofo disse; Vedete amici miei, che perdonando l’ingiuria si vendica acerbamente con meno fatica.
Sentenza della favola.
La favola dimostra, che il più delle volte il perdonare nuoce il malfattore, che la vendetta, che contra di esso si pensa fare.
Del Bue, e Giove. 364.
uando fu creato il Bue, non aveva corna, egli domandò a Giove, che gli dasse le corna per difendersi. Giove glie le concesse, com’a molti altri animali: onde avvenne, che fu preso con le funi, e fu legato, e messo all’aratro.
Sentenza della favola.
La favola dinota, che non si deve dimandare a Dio, se non quel che a lui piace,