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F A V O L E 277

Della Volpe, ed una Gallina Chioccia. 352.


L

a Volpe trovò una Gallina Chioccia in casa di un Villano, e volendola mangiare, disse la Gallina: Non mi ammazzare, che io son magra, ma aspetta che nascono i miei Pulcini, che saranno più tenerelli, e li potrai meglio godere; Rispose la Volpe; io sarei ben pazza, se con isperanza de’ tuoi figliuoli lasciassi te, che ho nelle mani.

Sentenza della favola.

La favola significa, esser un gran pazzo, chi lascia le cose certe per l’incerte.


Di un Lupo, e due Cani. 353.


S

tando un Lupo sopra un Colle vide due Cani, che guardando una Gregge di Pecore combattevano insieme, e pensando, che all’ora fosse tempo d’assaltar le Pecore, subito corse al Gregge, e ne portò via una. Il che vedendo i Cani lasciarono subito il combattere, e corsero dietro al Lupo, e gli tolsero la Pecora, e gli diedero molti morsi, di modo che appena scampò la vita, e trovandolo un altro Lupo lo riprese, dicendo, che egli era stato matto ad assaltare il Gregge, dove eran due Cani così valenti; egli rispose: Io mi son gabbato, perchè combattevano insieme; e l’altro rispose: Quando due combattono insieme, e vedono un comun nimico, subito s’accordano tra loro.

Sentenza della favola.

La favola vuol dimostrare quanto commove l’inimicizia, che naturalmente alcuno ha con un altro.