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deve tentare tutte le vie, prima, che venghi all’armi.


Del Rosignuolo, dello Sparviero. 321.


F

u preso il Rosignuolo da un Sparviero affamato il quale lo voleva mangiare. Egli disse, che gli lasciasse la vita, promettendoli un gran dono. Lo Sparviero gli disse; Che piacere mi potrai tu fare? ed il Rosignuolo disse. Canterò ogni mattina, tanto dolcemente, che ne averai gran piacere. Disse lo Sparviero: Io non mi curo di canto, perchè senza questo posso vivere, ma non senza cibo.

Sentenza della favola.

La favola dimostra, che le cose utili si devono proporre alle dilettevoli.


Dell’Ape, e del Pulce. 322.


N

el tempo dell’Inverno andò il Pulce alle Api, e li dimandò alloggiamento, e da mangiare, promettendo loro d’insegnare a lor figliuoli la Musica. L’Api risposero: Non vogliamo, che i nostri figliuoli imparino quell’Arte, ma quella, che gli può dar da mangiare, e levarsi di povertà più presto, che la Musica, la quale è di niuna utilità.

Sentenza della favola.

La favola dinota, che noi dovremo far imparare a’ nostri figliuoli un’Arte, dalla quale possono cavar qualche frutto.


Del Leone, l’Asino, e le Lepri. 323.


I

l Leone Re degli animali da quattro piedi volendo combattere con gli Ucelli, tutti gli animali aveva messo in ordine contra quelli, essendo l’Asino, ed il Lepre in ordine per com-