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F A V O L E 247

Sentenza della favola.

La favola significa, che nelle prosperità molti abbiamo, che fanno l’amico, i quali se vedono, che la fortuna rivolge da noi i piedi, coloro non restano anco di fargli compagnia. Ma alcuna volta avviene, che a loro mal grado restano ancor essi in quella avversità inviluppati.


Di un Servo. 282.


A

veva uno un Servo non molto accorto, e lo soleva nominare Re de’ pazzi. Egli una volta corrucciato gli rispose: Volessi Iddio, che fossi Re de’ pazzi, che io sarei un gran Re, e tu ancora saresti sotto al mio governo.

Sentenza della favola.

Quì si dimostra, che tutto il Mondo è pieno di pazzi.


De’ Cani. 283.


I

Cani della Città seguivano un Cane della Villa, ed infino, che fuggi li diedero la Caccia, ma come quello se gli voltò coi denti; tutti si fermarono, e non gli diedero più impaccio. Un Capitano vedendo questo, disse alli suoi Soldati: Vedete il bello esempio. Mai l’uomo non deve fuggire.


Del Demonio, ed una Vecchia. 284.


S

aliva una Vecchia sopra un’Albero, e vedendola il Demonio, chiamò testimonj, e mostrò loro la Vecchia, che saliva sopra l’Albero, e disse: Siate testimonj, che quella Vecchia caderà da quell’Albero, ed imputerà a me; come fanno tuttj, d’ogni