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246 | D I E S O P O |
disposto la mia vita: perchè quando son stato giovane mi mancava la moglie, ed ora che io l’ho, manco a lei.
Sentenza della favola.
Questa favola è contra coloro, che non fanno le cose al tempo debito.
Dell’Aquila, e la pica. 279.
a Pica dimandò grazia all’Aquila che la accettasse per sua domestica, perciochè lo meritava per la sua bellezza del corpo, e per la dolcezza della lingua. L’Aquila rispose: Io lo farei volentieri, ma temo che tu non palesi a tutti, quanto io faccio.
Sentenza della favola.
La favola significa; che dobbiamo fuggire i ciarlatori, che non possono nulla contenere, e di continuo gracchino.
Del Tordo, e la Rondine. 280.
i gloriava il Tordo aver fatto amicizia con la Rondine. La Madre gli disse: Tu sei pazzo figliuolo a fare amicizia con chi abita in altre contrade, quella abita in luoghi caldi, e tu in luoghi freddi.
Sentenza della favola.
Questa favola significa, che non ci dovemo fare amici a coloro, che sono a noi differenti di costumi.
Di un Villano, ed un Sorcio. 281.
d un Villano la casa tutta si abbruciava, e stando a vedere l’incendio grande, un Sorcio fuggiva di Casa. Quello prese subito un bastone, e riggittollo dentro, dicendo: Poichè sei stato in casa a tempo della felicità, scacci ancora adesso nel tempo dell’infelicità.