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F A V O L E 223

Della Mosca, e della Pentola. 223.


L

a Mosca era caduta in una pentola di carne, e quando si vide affocata nel brodo, disse: Ecco, che tanto ho bevuto, tanto ho mangiato, e tanto mi son lavata, che ormai posso morire, che io muojo satolla.

Sentenza della favola.

La favola è contra i Golosi.


Di un Giocatore, ed una Rondine. 224.


U

n Giuocatore aveva, consumata nel Giuoco tutta la sua facoltà, tal che gli era rimasa solamente una veste, con la quale si difendeva dal freddo. E un dì vide una Rondine, la quale era venuta molto per tempo, e non avendo egli un quattrino per giuocare, disse: Ecco quà l’Estate, voglio vendere ancora la veste, e così avendola venduta, in un subito si giuocò i danari di quella. Ed essendosi poscia di nuovo incrudelito il fredo, il giuocatore tremando, vide un’altra volta quella medesima Rondine, la qual cacciata dal freddo se ne tornava via, e disse: Dio ti faccia del male, o Rondine, perchè tu hai fatto danno a te, ed a me in un medesimo tratto.

Sentenza della favola.

Questa favola significa, che le cose, che si fanno quando non è il suo tempo, non possono durare.


Di un Legnajuolo, e di Mercurio. 225.


U

n Legnajuolo facendo legna appresso un fiume dedicato a Mercurio a caso lasciò cadere l’accetta nel fiume, e di ciò dolendosi Mercurio gli apparve, e dimandogli la cagione