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Del Corvo, e la Volpe. 116.
l Corvo con preda in bocca in un Albero strideva: vedendolo la Volpe, se gli fece incontro dicendo: Dio li salvi, spesse volte io aveva inteso, che la fama tua era bugiarda, e adesso conosco ciò esser vero, perchè passando a caso di quì son venuto a biasimar la fama, che dice, che tu sei più nero della pece, e pur ti veggio più bianco della neve, ed a mio giudizio tu vinci i Cigni. E se nel cantare, come nelle penne sei nobile veramente tu sei Re delli ucelli. Il Corvo, credendola, cominciò a cantare, onde il cacio gli uscì di bocca, e la Volpe lo prese con gran riso. Allora il Corvo si vergognò, e gl’increbbe della perdita, e della vergogna.
Sentenza della favola.
Questa favola significa, che sono alcuni tanto desiderosi di lode, che con loro vergogna, e danno amano gli adulatori, e si danno in preda a parasiti, e ghiottoni.