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158 | D I E S O P O |
na era più forte, che l’inimico, e l’uno, e l’altro avevano l’asta di giunco. La qual cosa il Nibbio vedendo di lontano corse loro addosso, quando l’uno, e l’altro attendeva a combattere, e presi che gli ebbe, ambedue gli mangiò.
Sentenza della favola.
Il simile accade a Cittadini partegiani, che quando per cupidia di signoreggiare s’offendono l’uno, e l’altro, con mettere a pericolo la loro propria vita.
Del Cane, e l’ombra sua. 109.
assando il Cane sopra un fiume con un pezzo di Carne in bocca, perchè la Carne faceva ombra nell’acqua, e vedendolo più grossa lasciò quella ch’aveva in bocca, e seguì l’ombra. Sbigottito per la perdita della carne e trovatosi fuor di speranza cominciò a dire: O misero, tu dovevi pur metter fine, al tuo desiderio, ed appetito, se tu non fossi stato pazzo, ti bastava quello, che tu avevi, adesso per la pazzia non hai cosa alcuna.