Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
F A V O L E | 101 |
giovani pigliò un pezzo di carne, e lo diede all’altro. Voltandosi il cuoco, chiese da loro la parte della carne, che li mancava. Quello, che l’aveva rubato, giurava di non averla; e l’altro, che l’aveva, giurava di non averla tolta. Il cuoco intesa la loro astuzia, disse: Se a me è nascosto il furto, non sarà nascosto a quello, per il quale avete giurato.
Sentenza della favola.
Questa favola dinota, che se noi nasconderemo i nostri peccati agli uomini, non li potremo nascondere a Dio, il quale solo vede ogni cosa.
Di due Amici ed un Orso. 7.
ue Amici andando insieme per viaggio si incontrarono in un Orso, ed uno di quelli sbigottito montò sopra un albero, e l’altro non vedendosi pari a combattere con l’Orso, cascando in terra, finse esser morto. Venuto l’Orso, odorava l’orecchie, e ’l naso di quei che giaceva in terra, e quello teneva il fiato per non respirare, e pensando che ei fosse morto, andò via, perchè dicono, che l’Orso non tocca mai corpi morti. L’altro ch’era nascosto tra le frondi dell’albero, venendo a basso, dimandò all’amico, che cosa gli aveva detto l’Orso nelle orecchie. Rispose egli: Mi ha ammonito, che da questo tempo in poi, mai più non faccia viaggio con li amici, come sei tu.