Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
68 | annotazioni |
conti che si fanno sol modo col quale abbracciò la cinica filosofia. — Forse è vero che lasciò incolti ed a pascolo i suoi beni. E verosimile che Crate fosse uno degli infelici, cui toccò, espugnata Tebe, di fuggire alla rabbia del vincitore; onde saccheggiate le sue case e venduti i suoi schiavi, gli fu certo mestieri, per mancanza di braccia, lasciare incolte le proprie terre. Riparatosi in Atene, mal costituito di corpo, non potendosi dare al lavoro, vestì per consiglio di Diogene il mantello cinico, che era una specie di permesso di mendicare. — Clavier.
VII. Gli toccava le cosce. — Era uso dei Greci toccar le ginocchia di coloro ai quali si raccomandavano.
Degli astinomi d’Atene. — Edili. [testo greco] tela di lino, mussolina. Salvini traduce, sciugatojo.
VIII. Cucisse nel mantello, senza vergognarsene, una pelle di pecora. — „Per acquistare credito nella setta conveniva disprezzare la pubblica opinione. — Gobbo, contraffatto, frequentava i ginnasii, onde si facessero beffe di lui; veniva a contesa colle meretrici per farsi dire delle ingiurie. — Talvolta andava semplicemente involto in un lenzuolo; talvolta cuciva una pelle di montone al suo mantello, ec.“ Clavier. — Questo modo di abbiettarsi con abili strani e rattoppati ad arte, non fu sconosciuto in altri secoli, o per altro scopo, e non mancherebbe di tornare in voga con nuove pazzie, senza l’ostacolo della crescente civiltà, che a dispetto di alcuni vi si fa incuntro, e ride di sette egoistiche e menzognere, invano rinascenti.
IX. Finchè i capitani paressero asinai. — Cioè sino a tanto che gli uomini saranno asini.
XII. Lasciò in mano a’ suoi scolari la figlia, ec. — [testo greco]. Ambr. et filiam tradebat illis probationi triginta inductis diebus discipulis ejus. — Aid. Filiam quoque suis discipulis pervulgavit, datis illis ad experiendum tri-