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50 | capo vii, ipparchia |
chia adunque, percotendo Teodoro, fa male. Nulla rispos’egli a quel discorso, ma la scoprì alzandole il vestito. Per altro non si sbigottì Ipparchia, nè si turbò come suole la donna. E dicendo egli;
Chi è colei che abbandonò le spuole
Presso il subbio?
Sono io, rispose, o Teodoro. Forse che ti paio essermi consigliata male, se il tempo che doveva essere consumato intorno a quelle, l’ho dispensato alle discipline? — E queste cose e mill’altre si raccontano della filosofessa.
IV. È attribuito a Crate un libro di lettere, in cui si trattano egregiamente argomenti di filosofia. Nello stile si accosta talvolta a Platone. Scrisse anche tragedie, aventi un altissimo carattere filosofico; siccome io questo passo:
Non una patria torre, non un solo
Tetto posseggo, ma del mondo tutto
Le cittadi e le case ad albergarmi
Stanno parate.
— Morì vecchio, e fu sepolto in Beozia.