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poi ineguali a segno da produrre i cangiamenti che vediamo. Il voler quindi assegnare una sola cagione di queste cose quando siamo attratti in più maniere da ciò che vediamo, è da pazzo, e non si opera convenevolmente da coloro che sono dediti alla frivola astrologia, e danno invano ragione di alcune cose, quando la divina natura non assolvono al tutto da ogni ministero. — Accade di vedere alcune stelle vinte da altre, e perchè sono più lentamente portate intorno, girando lo stesso circolo, e perchè si muovono al contrario, essendo tratte in senso opposto dallo stesso vortice, e perchè sono portate in giro, alcune per un luogo più grande, alcune per uno minore circondando lo stesso vortice. Decidere con temerità sì fatte cose spetta a coloro che vogliono spacciare alla moltitudine qualche portento. — Le stelle che diciamo cadenti si possono formare e per parte e per trituramento di esse e sua caduta da ogni dove nasca la evaporazione, siccome si disse dei lampi; e per una riunione di atomi, efficienti il fuoco, cui abbia stretta , a compier ciò, una reciproca amicizia; e pel movimento, da qualunque parte, attesa la riunione, nasca da prima l’impulso; e per adunamento di venti in alcune condensazioni a maniera di nebbia, secondo che queste s’accendono nel loro avviluppamento, poi eruzione da ciò che le contiene, e in qual siasi luogo nasca l’impeto, proseguimento in esso del moto. E vi hanno altri modi infiniti ad effettuar questo. — I segnali che danno certi animali avvengono per circostanze di tempo; poichè gli animali non cagio-