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368 epicuro.

frequentemente bisogno d’intendere lo spirito agli universali, e non egualmente a’ particolari. E mestieri dunque e continuamente rivolgersi a quelli, e tanto porseli nella memoria, che sieno principale intuito per le cose, e quindi anche i particolari si rinvengano con ogni cognizione accurata, quando nella forma dei principalissimi sono compresi e ricordati ed a semplici elementi e voci riuniti; poichè da una dottrina perfetta e per ogni parte esalta questa precipua cosa deriva, il potere delle sue speculazioni prontamente far uso. E non può essere che comprenda un cumulo di continue considerazioni sugli universali colui che non può con brevi parole abbracciare in sè stesso tutto quello che prima per parti si è con ogni accuratezza spiegato. Il perchè questo metodo essendo utile a tutti coloro che si sono famigliarizzati collo studio della natura, raccomandino l’assidua occupazione in quello, e in esso principalmente trovino la tranquillità della vita, il che si procacceranno con un tale compendio, e coll’insegnamento elementare di tutte le opinioni. Primieramente dunque, o Erodoto, bisogna aver comprese le cose soggette alle parole, affinchè le opinioni, le indagini, i dubbj, possiamo, a quelle riferendole, giudicare, e non ci si dimostrino all’infinito le indeterminate, od abbiam vuoti suoni: essendo necessario in ogni voce osservare il primo significato, e che nulla abbisogni di prova, poichè abbiamo un’indagine, o un dubbio, od una opinione cui riferirlo: sia che ogni cosa osservar si debba co’ sensi, e semplicemente le presenti coll’intuito