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di scelta, affinchè tu conosca l’uomo da ogni parte, e me saper scerre. Scrive egli pertanto la prima lettera ad Erodoto intorno le fisiche; la seconda, che tratta dei corpi celesti, a Pitocle; la terza, a Meneceo; e in essa vi sono le cose spettanti alla vita. Ora è d’uopo incominciar dalla prima, dicendo poche cose anzi tratto sulla divisione della filosofia, secondo lui.

XIX. Egli dunque la divide in tre: Canonica,fisica, etica. La canonica contiene l’introduzione all’opera, e sta in un libro intitolato Canone; la fisica contiene la speculazione di tutta la natura, e trovasi ne’ trentasette libri Della natura, e nelle Epistole, per elementi; contiene l’etica le cose intorno a ciò che s’ha da eleggere o da fuggire, ed è nei libri Delle vite, nelle Epistole e in quello Del fine. Usarono nondimeno di unire insieme la canonica colla fisica; e quella chiamano Del criterio e Del principio ed Elementare; la fisica Della generazione e corruzione, e Della natura; l’etica Delle cose da scegliersi e da fuggirsi, e Delle vite e dei fini.

XX. La dialettica, come superflua, rigettano: bastare a’ fisici l’intendersi per mezzo della denominazione delle cose. Quindi Epicuro, in un suo canone, dice i criteri della verità essere i sensi, le anticipazioni e le passioni; e gli Epicurei anche i fantastici conati dello spirito. Ed e’ lo scrive nell’Epitome ad Erodoto, e ne’ suoi dommi assentiti: Ogni senso, dice, è privo di ragione e incapace di nessuna memoria; poichè, sia che muovasi da sè, sia che da altro, non può nulla aggiugnere o levare, nè v’ha cosa che da esso possiamo arguire: non dalla sensazione simile la simile, per