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annotazioni 327

nella combustione o nell’estinzione, cangiamento ch'egli riferisce ad oggetti che non ci paiono suscettivi di convertirsi in fuoco, o in materia infiammata, ora ei li contrassegna come il passaggio della morte alla vita e della vita alla morte. L’evaporazione trasparente od opaca occupa una gran parte nelle sue fisiche spiegazioni, come trasformazione in fuoco e in umidità; egli presenta in fine ogni specie di trasformazione come una via ascendente o discendente, che devono percorrere i fenomeni. Questa spiegazione sembra la preferita da lui. — Osservisi, conchiude il Ritter, che in senso suo non hassi ad intendere per via ascendente o discendente un semplice movimento nello spazio, ma un cangiamento nella natura dei fenomeni; poichè la via ascendente è per lui la trasformazione in fuoco, mentre la via discendente è la trasformazione del fuoco in elemento d’altra specie.“


CAPO II.


Senofane.


II. Senofane non fu discepolo di nessuno. — „La forma e il fondo della filosofia di Senofane sono semplici e degni al tutto dei primordj della scienza. Il perchè Aristotele ci presenta l’origine della sua filosofia come dovizia al pio movimento della sua anima. Egli innalzava gli occhi verso il cielo, o diceva che l’uno è dio. Testimonio della sua pietà è la forza colla quale combatte il politeismo. — Il suo sistema appoggiavasi all’idea di dio, ente onnipossente, e alla negazione di qualunque contingenza. — Senofane trovava tutto fondato su di un’unica forza, per cui tutto convergesse verso l’unità, da esso appellata dio; unità del resto che comprendeva il cielo, o il mondo. Siccome ei non poteva ammettere due iddii, così non poteva ammettere un