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eraclito 265

su e giù, e il mondo farsi per questa. Poichè condensandosi il fuoco diventa umidità, e ispessendosi si fa acqua, e l’acqua assodandosi si trasmuta in terra; e questa essere la via per al di sotto: la terra poi a vicenda liquefarsi; da lei generarsi l’acqua, e da essa il resto, quasi tutto riferendo alla evaporazione che si fa dal mare; e questa essere la via per al disopra.Le evaporazioni prodursi e dalla terra e dal mare, alcune lucide e pure, alcune tenebrose; e dalle più chiare aver aumento il fuoco, dall’altre l’acqua. — Che cosa sia l’aria ambiente non dichiara, ma dice esservi in essa delle barchette rivolte verso noi pel concavo, nelle quali, addensandosi le evaporazioni lucide, diventano fiamme, che sono gli astri.Lucidissima essere la fiamma del sole e caldissima; le altre stelle più distare dalla terra, e per questo meno splendere e scaldare; la luna, essendo più vicina alla terra, non aggirarsi in luogo puro; ma in uno lucido e senza mescolanze stare il sole, ed avere una proporzionata distanza da noi; quindi maggiormente riscaldare ed illuminare.Sole e luna eclissarsi al volgersi in alto delle barchette; e le figure della luna, in ogni mese, accadere pel rivolgersi a poco a poco in sè stessa della barchetta; e il giorno e la notte e il mese e le stagioni e gli anni e le piogge e i venti e le cose simili a queste nascere per la differenza delle evaporazioni. Cioè, la lucida evaporazione, infiammata nel circolo del sole, produrre il giorno; prevalendo la contraria, farsi notte; e aumentando il calore, proveniente dal lucido, farsi la state; e abbondando l’umido, che deriva dalle tenebre, nascere l’inverno. — Conseguen-