gli elementi primitivi, le varie specie del mondo sensibile non possono provenire che dalla loro svariata combinazione. Dessi pajono differenti secondo la diversità del rapporto delle parti costitutive fra loro. — Sembra che Empedocle facesse un grande sforzo per determinare il rapporto ([testo greco]) della mescolanza de’ quattro elementi fra loro ne’ diversi membri organici. L’azione che presiede a queste ordinate mescolanze va considerata come un attributo dell’amore, ed ei considera la natura organica siccome una transazione alla vita felice nello sfero; poichè la natura delle piante equella degli animali è parente a quella dell’uomo, e i sapienti sono destinati alla vita divina. Il che s’accorda colle sue idee morali, o piuttosto sacerdotali, della vita, e colla sua dottrina della migrazione degli spiriti in diversi corpi. Il suo carattere ieratico appare sopra tutto nell’opposizione che vi ha tra la vita felice assoluta e la vita deplorabile dell’uomo e delle cose nel mondo, per una trasgressione antica, da espiarsi, e per le purificazioni, [testo greco], ed anche per l’opinione di un’unione più intima col divino ec. — Tutto è pieno di ragione e partecipa alla conoscenza, e però tutto, nel mondo, partecipa di una natura demoniaca e spirituale: gli stessi elementi infiammati di odio e d’amore sono eziandio ciò che conosce. Ora le singole parti elementari, separate dallo sfero, e mosse dall’odio, non godono nella vita del mondo di alcun riposo; da che, mosse dall’odio contro il resto delle cose, l’odio le persegue anche in ogni cosa, il soffio etereo le spinge con forza nel mare; il mare le vomita sulla terra; la terra le abbandona agli sguardi del sole infaticabile, che dal canto suo le abbandona ai turbini dell’etere ec. — Queste parti, mosse dall’odio, non hanno direzione certa, sebbene pajano dotate di un movimento proprio, generandosi l’odio ne’ loro stessi membri; ma questo moto è disordinato ec. —