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annotazioni 241

tellettuale. puro, preso dal desiderio ch’essi avevano che tutti i rapporti del mondo fossero armonici, o, in generale simmetricamente ordinati. — L’unità del mondo essendo composta, com’essi mostravano, di elementi contrarj, doveva esservi un legame proprio a tenerli in relazione tra loro, e questo legame era l’armonia ec. — Ritter. — „I Pitagorici, secondo Plutarco, chiamavano, l’unità Apollo, la dualità Diana, il settenario Minerva, il principio cubo Nettuno, lo che, dice, corrisponde alle sculture ed alle pitture che sono ne’ templi. — (Iside o Osiride). — „Nè Pitagora nè i suoi seguaci, si sognarono mai che la natura constasse di numeri, ma s’ingegnarono essi di spiegare il mondo ch’era fuori da esso loro per mezzo di quel mondo che nella loro mente s’erano composto. Stessa cosa dei punti di Zenone come principi delle cose.“ — Vico. — „Pitagora invece di fermarsi ai fenomeni, non considera che la loro relazione. Relazione astratta, non percettibile che al pensiero. — Carattere della scuola italica è di essere eminentemente matematica, astronomica e, nello stesso tempo, idealistica. Le matematiche si fondano sull’astrazione e si collegano coll’idealismo. — Questa scuola neglige i fenomeni per le loro relazioni, ch'ella sottopone a formole di una relazione numerica, sulle quali fonda i fenomeni stessi, fondando così sull’astratto il concreto. I fenomeni della natura non sono per lei che imitazioni di numeri ([testo greco]). Questi numeri sono principii attivi, cagioni. Quindi il sistema astronomico decadario. E siccome il numero dieci ha la sua radice nell’unità, questi dieci grandi corpi girano intorno di un centro che rappresenta l’unità. Il centro del sistema mondiale, secondo l’apparenza, i sensi e la scuola ionica, è la terra; il centro del sistema mondiale, secondo la ragione, l’astrazione e la scuola italica, è il sole. Ora siccome il sole rappresenta l’unità,