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annotazioni 235

L’amicizia è mezzo di perfezionamento continuo e di aggiugnere uno scopo prefisso.

Non cedevano mai Pitagora sinchè non fossero provati. — L’istituto che dicesi fondato da Pitagora si considera generalmente come una società segreta. Certo che prima di appartenere ad esso si doveva passare per prove ed iniziazioni. Racconta Gellio che Pitagora esaminava anche l’aspetto del candidato. Nulla sappiamo delle differenti classi degli adotti. Anche le donne erano ammesse tra questi, e numerose e celebri furono le Pitagoriche. Tanto fra gli uomini che fra le donne vi erano Pitagoristi e Pitagorei. I primi si stimavano piuttosto amici e devoti di Pitagora che suoi compagni. Archita tarentino, il vecchio Pendone, Timeo di Locri, Ocello lucano si addimandavano Pitagorei, perchè avevano udito Pitagora. I Pitagoristi erano uomini del popolo, i quali conoscevano poco le dottrine della setta, ma ne rispettavano le virtù; piuttosto amici che seguaci. — V’erano collegj pitagorici d’uomini e di donne, detti sistemi, e all’efficacia di sì fatte congreghe forse la Magna-Grecia dee la propria grandezza. — „La parola Orgia, ch’Erodoto adopera parlando delle assemblee pitagoriche, non lascia dubbio che Pitagora esponesse le sue idee religiose in una dottrina segreta. — Queste Orgie pare che si fossero sparse anche nella Grecia propriamente detta. Erodoto ne parla come di cosa generalmente conosciuta; assai più sparse per altro erano nella Magna-Grecia. Il perchè molte tradizioni attribuiscono a Pitagora una grande influenza nelle colonie italiane. E abbastanza avverato ch’ei passò da Samo a Crotone, e che ciò accadde nel suo quarantesimo anno.“ — Ritter.

X. Quelle che sono chiamate dee, vergini, ninfe ec. — [testo greco]. — Ecco in qual modo voltano i traduttori: Quae cum viris habitarent, eas deorum nomine cen-