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190 capo primo

anche Sull’universo, in versi; secondo un discorso che incomincia:

     Queste cose onorate, o giovinetti,
     Tutte in silenzio.


— Terzo, Dell’anima — Quarto, Della pietà — Quinto, Elotale figlio di Epicarmo coo — Sesto, Crotone ed altro. — Il discorso mistico però affermano scritto da Ippaso in onta di Pitagora. Molte cose composte anche da Astone crotoniate si attribuiscono a Pitagora. Dice poi Aristosseno, Pitagora aver avuto dalla Temistoclea, sacerdotessa di Delfo, la maggior parte de’ suoi dommi morali. E Ione di Chio, ne’ Triagmi, racconta, lui, scrivendo alcuni poemi , averli attribuiti ad Orfeo. Si credono suoi anche gli Scopiadi, il principio dei quali è, Non essere impudente con alcuno.

VI. Narra Sosicrate, nelle Successioni, che interrogato da Leonte tiranno de’ Fliasii, chi egli fosse, Un filosofo, abbia risposto: e abbia paragonato la vita ad una sagra, alla quale vengono alcuni per disputare i premj, alcuni par trafficare, i migliori per esservi spettatori, dicendo parimente nella vita nascere alcuni mancipj della gloria e cacciatori del miglior utile, altri amanti la scienza del vero. E così queste cose; ma ne’ tre surriferiti opuscoli di Pitagora in generale si riportano queste: Non permette che si facciano preci per sè, perchè non conosciamo ciò ch’è utile. — L’ebrietà chiama, alla lettera, un’ignominia, e disapprova ogni eccesso, dicendo, non doversi passar modo nè colla bevanda nè col cibo. — E della venere dice così: Le cose veneree esser da farsi