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annotazioni | 183 |
CAPO IV.
Dionisio.
I. Dionisio il Disertore. — Così chiamato per la sua apostasia dal Portico.
CAPO V.
Cleante.
I. Fu da prima atleta. — Questa condizione non meno del suo peculio di 4 dramme (3,50) , col quale venne in Atene, lo dicono di bassa estrazione e povero; il che gli fa onore.
II. Tratto in giudizio a dar ragione in qual modo vivesse. — Ciò accadde per una legge di Solone, e assai dimostra quanto la pubblica morale fosse in pensiero di que’ liberi governamenti, se per fino l’aspetto florido di un forestiero era soggetto di indagini. I moderni si danno altre brighe!
Anche Zenone lo esercitava ec. — [testo greco] significa propriamente esercitavasi ec. — Cleante lavorava non solo pel vitto, ma per pagare a Zenone un tenue salario ch’era di uso fra gli Stoici.
IV. Gli condussero un bagascione ec. — Gli antichi non erano osservatori tanto superficiali, come da taluno si spaccia. Già toccammo, nella vita di Socrate, del fisionomista Zopiro. Or ecco chi da uno starnuto giudica dell’altrui effeminatezza. Anche Gall registra alcuni moti, che da lui tengonsi come indizj dell’azione di organi particolari.
V. Potè succedere a Zenone. — Pare seguisse religiosamente le dottrine del maestro, non allontanandosi forse da lui che nel modo di sporle.