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annotazioni 179

[testo greco].

LXXXIV. La natura un fuoco artificiale. — La forza formatrice del mondo riguardavano come un fuoco, avendo il fuoco un movimento in sè stesso, ed essendo la forza attiva universale. — Il fuoco seguiva un corso determinato; serbava una legge fissa; e percorsi certi gradi intermedj e certi periodi, ritornava in sè stesso. Alla formazione del mondo seguiva la sua combustione.

L’anima dopo morte perdurare. — „All'anima individuale, come parte dell’anima universale, rifiutavano l’immortalità propriamente detta; ma, considerandola per altro come una specie di corpo particolare, ben potevano ammettere ch’ella avrebbe durato ancora dopo la morte e che non sarebbesi risolta nel tutto. Origine comune delle cose, che al tempo della combustione del mondo. Taluni, al numero dei quali è Cleante, ammettevano che tutte le anime vivrebbero dopo la morte; le più deboli soltanto in un modo più debole, forse per non favorire i malvagi eziandio nell’altro mondo. Crisippo al contrario era d’avviso che le anime più forti, de’ sapienti, sussisterebbero solo dopo la morte.“ — Ritter. — Alcuni Padri credettero l’immortalità un dono particolarmente concesso agli eletti.

L’anima uno spirito riscaldante.[testo greco]. — „Gli Stoici considerano l’anima, al pari di tutte le cose, come corporea. Oltre le ragioni che tendono in generale a provare la materialità delle cose, altri argomenti adducevano per provare quella dell’anima; i più importanti dei quali si riferiscono all’unione di essa col corpo, ed al non poter avvenire alcun contatto tra cosa incorporea ed il corpo, ed esserne separata. Più l’anima era perfetta più doveva essere simile al fuoco. E però chiamavano l’anima un fuoco, ovvero un soffio caldo, un’aria calda, una evapora-