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176 | annotazioni |
legittima, e regge la vita di un animale che naturalmente si sviluppa. Per altro si compiaciono a paragonare dio a una semenza delle cose, semenza da cui germina, per così dire, il mondo in una maniera regolare, e seguendo un rapporto determinato e razionalmente ordinato di tutte le sue parti. Tale è la loro idea concernente al rapporto spermatico, che è in tutte le cose, e seguendo il quale ogni cosa esiste. Dio è il rapporto spermatico razionale del mondo, ovvero egli racchiude tutti i rapporti spermatici razionali che si sviluppano nel mondo. Ma questi non si svolgono che nello svilupparsi del mondo, e dall’unità primitiva di dio passano alla diversità; il perchè, chiamavano dio anche l’uno, moltiplice.“ — Ritter.
LXIX. Elemento. — Per elementi intendono le qualità più semplici de’ corpi, nelle quali l’essenza fondamentale si trasforma da principio e le cose si risolvono anche in fine, prima che tutto si risolva in una unità nella combustione del mondo. Così, secondo Ritter, debbesi intendere la definizione riferita da Laerzio.
LXX. A guisa di mente, come la parte signoreggiante — Gli Stoici, dice Ritter, distinguevano il migliore dal meno buono, chiamandolo il divino in un senso più elevato; di modo che le parti meno perfette del mondo dovevano parere sino a un certo punto come non divine. Gli Stoici, a questo riguardo, ammettevano una parte dominante ([testo greco]) nel mondo razionale, parte che penetra e vivifica ogni cosa e che designa la forza divina. Zenone e Crisippo credettero trovare questa parte dominante nell’etere della più alta sfera del cielo. Cleante nel sole.
Sostanza del fuoco... volta in umore. — „Distinguevano il fuoco elementare dall’artificiale, che non è elemento, ma principio di tutti gli elementi, poichè questo principio non ha qualità determinate. — La produzione degli ele-