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zenone. 135

affocata violentemente cacciata in basso. Il turbine fulmine grande, violento e soffiante, o vento fumoso di nube spezzata. Prestère nube scissa intorno dal fuoco con vento..... nelle cavità della terra, o vento imprigionato nella terra, come dice Posidonio nell’ottavo; da alcuno dei quali provenire i tremuoti, da alcuni le sfenditure, da alcuni le arsioni, da altri i bollimenti.

LXXXII. Credono gli Stoici che l’ordinamento sia di tal fatta: media la terra tenere la ragione del centro, dopo della quale l’acqua globosa, avente un medesimo centro colla terra, talchè la terra stiasi nell’acqua; e dopo l’acqua l’aria arrotondata a guisa di sfera.

LXXXI1I. Esservi cinque circoli nel cielo, dei quali, primo l’artico, sempre apparente; secondo il tropico estivo; terzo l’equinoziale; quarto il tropico vernale; quinto l’antartico, che non appare. Diconsi paralleli, perchè non convengono fra loro; nondimeno si descrivono intorno allo stesso centro. Obliquo è il zodiaco percorrendo i paralleli. Le zone sulla terra sono cinque: prima boreale, oltre il circolo artico, inabitabile per freddo; seconda temperata; terza inabitabile per gran calore, che appellasi torrida; quarta temperata, rispondente all’altra: quinta australe, non abitabile pel freddo.

LXXX1V. Pare a costoro essere la natura un fuoco artificiale, che tende in suo corso alla generazione, cioè uno spirito a maniera di fuoco e d’arte; e l’anima sensibile. Essere questa lo spirito nato insieme con noi, quindi e corpo essere e dopo morte perdurare, ma essere corruttibile. Incorruttibile per altro essere quella dell’universo, di cui sono parte le anime degli animali.