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zenone. 127

sostanza. — La linea è l’estremità della superficie, o lunghezza senza larghezza, o ciò che ha soltanto lunghezza. Il punto è l’estremità della linea, ed è il segno il più piccolo. — Dicono essere un solo dio e mente e fato e Giove, e con diversi altri nomi appellarsi. Da principio dunque essendo stato esso per sè, tutta la essenza aver tramutata d’aria in acqua; e che siccome nel frutto si contiene il seme, così anch’esso essendo la ragione seminale del mondo, questa aver lasciato indietro nell’umido, rendendovi efficace la materia per la generazione delle cose con successione ordinata; in seguito aver generato da prima i quattro elementi, fuoco, acqua, aria, terra. Trattano di essi e Zenone, nel libro Dell’universo, e Crisippo, nel primo Delle fìsiche, e Archedamo in alcuno de’ suoi libri Degli elementi.

LXIX. Elemento è ciò da cui primamente si forma quello che esiste, ed in cui da ultimo si risolve. Ora i quattro elementi insieme dicono essere la sostanza senza qualità, la materia; e il fuoco il caldo, l’acqua l’umido, l’aria il freddo, la terra il secco; e non pertanto anche nell’aria esservi una parte di questo. Però stare nel luogo piu alto il fuoco, che ancora è chiamato etere, in cui si formò da prima la sfera delle stelle fisse, poscia quella delle erranti; e dopo di essa l’aria, quindi l’acqua e fondamento di tutto la terra, essendo nel mezzo di ogni cosa.

LXX. In tre maniere chiamano il mondo e dio stesso, che da tutta la sostanza particolarmente ha qualità, che è incorruttibile e non generato, artefice di tutto l’ordinamento, che a certi periodi di tempo risolve in sè