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112 | capo primo |
quanto producono la felicità, sono efficienti, in quanto la compiono, come sua parte, finali.
LVIII. Beni dell’animo ancora sono l’abito, la disposizione, e ciò che non è nè l’abito nè la disposizione. Disposizione, le virtù; abito, le istituzioni; nè abito nè disposizione, le azioni. Comunemente; tra i beni misti, avvi una felice paternità e una vecchiaja felice; un semplice bene per altro è la scienza; e beni sempre presenti sono le virtù, e non sempre, per esempio, la letizia e il diportarsi.
LIX. Dicono ogni bene essere profittevole, conveniente, vantaggioso, comodo, facile, bello, utile, desiderabile e giusto. Profittevole, perchè reca tali cose che tornano utili negli eventi; conveniente, perchè contiene ciò ch’è d’uopo; vantaggioso, perchè solve quello che in esso s’impiegò, cosi che l’utile del contratto sorpassa la spesa; comodo, perchè procura il comodo dell’utile; facile, perchè offre un comodo lodevole; bello, perchè nell’utile suo ha giusta proporzione; utile, perchè è tale da esser utile; desiderabile, perchè è tale da potersi ragionevolmente scegliere; giusto, perchè concorda colla legge e costituisce la società. — Onesto ([testo greco]) appellano il perfetto bene, perchè accoglie tutti i numeri richiesti dalla natura, o ciò che è perfettamente simmetrico; e dicono esservi quattro specie di onesto: giustizia, fortezza, moderazione, scienza; poichè da queste si compiono le belle azioni; ed esservi del pari anche quattro specie di turpe, l’ingiustizia, la paura, la rozzezza, la stoltezza; e chiamarsi l’onesto a una sola maniera, rendendo esso degni di lode coloro che possedono il bene lo-