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zenone. | 99 |
vigare tra gli scogli. Altri predicati sono retti, altri supini, altri neutri. Retti sono quelli che si costruiscono con un caso obbliquo per la formazione del predicato, come: Egli ode; vede; discorre; supini sono quelli che si costruiscono colla particella passiva, come: Io sono udito; sono veduto; neutri sono quelli che non hanno nè l’un modo nè l’altro, come: Sapere; passeggiare. Reciproci que’ che non sono supini tra supini; e sono azioni, come: Si tonde; poichè colui che tonde vi comprende sè stesso. I casi obliqui sono genitivo, dativo e accusativo.
XLVIII. Proposizione dicesi ciò ch’è vero o falso, o una cosa compiuta per sè, dichiararle per quanto è in essa, o non dichiarabile, siccome afferma Crisippo, nelle Definizioni dialettiche: per esempio, è giorno, Dione passeggia. La proposizione ([testo greco]) trae il suo nome dall’essere assentita ([testo greco]), o riprovata; da che nel dire è giorno, sembra che si assenta essere giorno. Ed essendo realmente giorno, il proposto assioma diventa vero; non essendo, falso. Differiscono poi proposizione, interrogazione, quistione, e ciò che ha modo di comando, giuramento, imprecazione, supposizione, appellazione, e la cosa che ha somiglianza nella proposizione. Poichè proposizione è ciò che parlando si afferma che sia vero o falso. Interrogazione è una cosa compiuta per sè veramente, come la proposizione, ma che richiede una risposta al pari di è egli giorno? Questo non è nè vero nè falso; di modo che la frase è giorno è una proposizione, la frase è egli giorno? un’interrogazioue. Quistione è una cosa alla quale non