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90 | capo primo |
etica, politica, fisica, teologica. Altri non del discorso chiama queste parti, ma della stessa filosofia, come Zenone traseo.
XXXIV. Tengono alcuni doversi dividere la parte logica in due scienze, in retorica e in dialettica; ed altri eziandio in un genere definitivo intorno le regole ed i giudizj. Alcuni tolgono via il definitivo; quello assumendo che riguarda le regole ed i giudizj al ritrovamento della verità, poichè in essa dirigono le diversità delle fantasie. Anche il definitivo usano parimente al riconoscimento del vero; da che per le nozioni si concepiscono le cose. Ed arte retorica chiamano il dir bene nello svolgimento dei discorsi: e dialettica il ragionare dirittamente ne’ discorsi che si fanno per dimanda e risposta. Così la definiscono eziandio scienza delle cose vere e false, o che non sono nè l’uno nè l’altro. Dicono poi essere tripartita la stessa retorica, cioè, una parte di essa deliberativa, una giudiciale, una dimostrativa; e dividersi in invenzione, in dizione, in disposizione e in azione; e il discorso oratorio, in esordio, in narrazione, confutazione ed epilogo.
XXXV. E dividersi la dialettica nel luogo delle cose significative ed in quello della voce; e il luogo delle cose significative nel luogo delle fantastiche e nel luogo di quelle che hanno sussistenza dalle loro enunciazioui e sono perfette da sè, e dai predicamenti, e simili, retti e obbliqui, e generi e specie; e del pari anche da discorsi, e luoghi, e sillogismi, e dai sofismi della voce e delle cose; dei quali sono i falsi ragionamenti e i veri, e i negativi, e i soriti, e i simili a’ questi, deficienti, ambigui,