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412 annotazioni

le si tocca dell’inimicizia di Aristotele col re. Ma quella lettera è apocrifa, e le persecuzioni patite dal filosofo, subito dopo la morte di Alessandro, sembra che provino gli Ateniesi averlo considerato come dedito intieramente a lui. La condotta di Callistene, dice Visconti, fu sempre riprovata dallo zio, e sembra piuttosto che gli intrighi di Olimpia contro Antipatro, lasciato dal re al governo degli antichi suoi stati, e tenuto da Aristotele come il migliore de’ suoi amici, abbiano negli ultimi anni del conquistatore scemato alquanto l’affetto ch’ei portava al maestro.

Anassimene. — Crede l’Aldobrandino che debbasi leggere Anassarco, il quale ed era abderitano ed era stato di fatto con Alessandro. L’Anassimene del libro II, se di questo si parla, nato essendo nell’Ol. 66, appena poteva aver conversato con Aristotele, nato tanti anni dopo.

Fonti Borbori. — Fiume presso Pella. Alludesi all’andata del filosofo da Filippo e da Alessandro.

IX. Sino all’arrivo di Nicanore. — [testo greco]. Leggi la Nota di Is. Casaubuono del quale ho seguita l’interpretazione.

Statue di pietra di quattro cubiti. — [testo greco]. „Tutti i traduttori di questo passo, in luogo di statue di marmo, scrivono animali di marmo. Ho altrove provato che il greco vocabolo [testo greco] in queste frasi non significa un animale, ma una figura“. Visconti. Mon. gab.

XI. Offerendogli Diogene un ficosecco ec. — „Un uso, tra gli antichi filosofi spiega questo passo. Essi non solo si proponevano a vicenda quistioni, sillogismi ec., ma il proponente era solito porgere in pari tempo un ficosecco, quasi arra della risposta ec. Chi lo accettava vi si era come obbligato; chi non approvava quest’uso, accettata spesso la quistione e il ficosecco, deludeva chi avea dato l’u-