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un ginnasio per l’insegnamento della filosofia. In benemerenza di che gli Stagiriti celebravano ogni anno una festa ad onore del loro concittadino, detta Aristotelia. È fama che Aristotele sia rimasto con Alessandro un anno solo dopo ch’ei fu asceso al trono; ma dalla vita di Ammonio pare che il maestro seguitasse l’allievo in alcuna delle sue spedizioni, anzi, dice Cuvier, non si comprende come Alessandro abbia potuto inviare in Atene tutti gli animali di cui Aristotele fece la descrizione anatomica con tale esattezza da non lasciar dubbio ch’egli stesso gli avesse sparati. Cuvier adunque è inclinato a credere che Aristotele abbia seguito Alessandro fino in Egitto, e che sia ritornato in Alene verso l’anno 331 avanti l’e. v. recandovi tutti i materiali necessarii per la composizione della sua Storia degli animali. Memorabile è la munificenza di Alessandro verso il filosofo, se è vero che nelle indagini delle cose naturali spendesse la somma di 800 talenti, che equivalgono, secondo Bartelemy, a più di 4 milioni. La Storia degli animali frutto di queste largizioni è l’opera che più onora il precettore di Alessandro. Non solo, dice Cuvier, ei ne conobbe un gran numero di specie, ma le studiò e le descrisse con vasto e luminoso disegno, al quale forse nessuno de’ suoi successori si è accostato, poich’egli ordinava i fatti non già secondo le specie, ma secondo gli organi e le funzioni, solo mezzo di stabilire risultati comparativi; quindi si può dire ch’egli non solo è l’autore più antico di anatomia comparata, di cui possediamo gli scritti, ma uno di coloro che hanno trattato con maggior ingegno tal parte di storia naturale, e quegli che più inerita di essere tolto a modello.

VII. Un’accusa d’empietà. — „Io ho molti dubbi sul fondamento dell’accusa, anzi sull’accusa stessa. Paragonandogli avvenimeuti politici di quell’epoca, il processo di A-