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demetrio. | 401 |
soprannomato Issione per qualche offesa, pare, fatta a Giunone. — Decimo, un grammatico cireneo, quello che era soprannomato Urna, uomo notabile. — Undecimo, uno scepsio, uomo ricco e nobile e cima di letterato. Egli fu il primo institutore del suo concittadino Metrodoro. — Dodicesimo, un grammatico eritreo, ascritto, in Mno, tra’ cittadini. — Tredicesimo, un bitinio, figlio dello stoico Difilo e discepolo di Panezio da Rodi. — Quattordicesimo, un retore smirneo. — Questi, prosatori, poeti poi: Primo, un compositore della vecchia commedia. — Secondo un poeta epico, del quale solamente ebbero a salvarsi questi versi contro gli invidiosi:
Spregiano vivo, quel che bramati morto;
E un giorno per la tomba e il non spirante
Simulacro discute la cittade
Contese, e il popol si commove a rissa.
— Terzo, un satirico da Tarso. — Quarto, uno scrittore di jambi, uomo acerbo. — Quinto, uno statuario ricordalo da Polemone. — Sesto, un eritreo, un uomo che scrisse di molte cose, e compose libri storici e retorici.