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metrio. — Con quello che posseggo in città, Licone paghi a tutti le cose ch’io ho prese dopo la sua partenza. — Verranno in seguito Bulone e Callino e ciò che si fosse speso nel funerale e nel resto di uso. E questo tolga da quanto fu da me in casa lasciato in comune ad entrambi. — Ricompensi anche i medici Pasitemi e Media, che e per la cura prestatami e per l’arte sono ben degni della maggior ricompensa. — Lascio al fanciulletto di Callino un pajo di tazze tericle ed alla donna sua un pajo di rodie, tappeti senza pelo, un tappeto col pelo da due parti, una coperta, due cuscini tra’ migliori che sono rimasti; acciocchè per quanto spetta a ricompeusa, nnon paja che ci siamo dimenticati di loro. — Circa a coloro che mi hanno servito così dispongo: a Demetrio che già da tempo è libero, rilascio il prezzo del riscatto e do cinque mine e un mantello ed una veste, affinchè, molto avendo travagliato con me, goda una vita onesta. — A Critone calcedonio del pari rilascio il prezzo del riscatto e do quattro mine. — Lascio libero Microne, e Licone lo nutrisca e lo educhi, da oggi innanzi, per sei anni. — Lascio libero Crate, e Licone lo nutrisca. Do al medesimo anche due mine, ed i miei libri conosciuti; i non pubblicati lascio a Callino, perchè li pubblichi con diligenza. — Lascio a Siro, ch’è libero, quattro mine, e la Menodora, e gli rimetto ciò di che mi fosse debitore. — Ad Ilara cinque mine e un tappeto col pelo da ambe le parti e due cuscini e coperte e letto, qual più le piaccia. — Lascio libera la madre di Micro e Noemone e Dio-