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aristotele. 373

Ad Efestione, 2 — A Temistagora, una — A Filosseno, 1 — A Democrito, 1 — Poemi, il cui principio è:

        Lungi saettante, venerando, puro
        Degli dei.


Elegie, che principiano:

        Figlio di ben-industre madre.


Tutte insieme quest’opere aggiungono a quarantaquattro miriadi di versi più cinque mila dugensettanta 445 270).

XIII. Cotante furono le opere da lui composte. In esse vuole queste cose: Che doppio sia il concetto della filosofìa, uno pratico, l’altro teoretico; del pratico l’uno morale, l’altro politico, che le cose della città e le domestiche prescrivono; del teoretico l’uno fisico, l’altro logico, de’ quali il logico sia non al tutto come parte, ma come uno strumento perfettissimo. Stabilito anche di questo un duplice scopo, il verisimile ed il vero dichiarò; e per ciascuno usò due potenze: la dialettica e la rettorica pel verisimile; pel vero l’analitico e la filosofia; nulla tralasciando nè di ciò che spetta all’invenzione, nè di ciò che al giudizio ed all’uso. Per l’invenzione adunque offerse i Topici ed i Metodici, moltitudine di proposizioni, dalle quali si possono trarre in abbondanza argomenti verisimili per: problemi; pel giudizio i Primi analitici e i posteriori, col mezzo dei primi giudica i lemmi, col mezzo dei posteriori esamina le conclusioni; per l’uso poi ciò che si riferisce