Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/331

296 annotazioni

me composte di linee, e base delle solide. — Così Ritter; ma crede Stalbaum, contro l’opinione di Aristotele, non trattarsi già di superficie ideali, ma di veri solidi terminati da superficie. Anche presso i pitagorici pare che il triangolo fosse l’istromento della formazione del mondo.

Elementi di esse il triangolo con un lato bislungo e l’isoscele. — „In prima a tutti è patente che il fuoco, la terra, l’acqua e l’aria, sono corpi: poi che ogni corpo ha anche profondità, e che ogni profondità è giuoco forza che accolga la natura del piano. Ora la parte retta della base piana si compone di triangoli, e tutti i triangoli hanno principio da due, avendo entrambi un angolo retto e due acuti. — Si eleggano i due triangoli, dai quali il fuoco, ed i corpi dell’altre cose sono composti, cioè, l’equilatero, e quello che ha un lato maggiore tre volte in potenza del minore. — L’equilatero ha una sola natura, e quello che dall’altra parte è più lungo, infinite. — È per vero quattro specie si fanno dai triangoli eletti da noi: tre di uno avente i lati disuguali; il quarto solo si compone del triangolo equilatero.“ Timeo. — L’aria, l’acqua, il fuoco hanno un principio comune, la terra lo ha dà sè.

XLII. Dei beni e dei mali diceva: essere fine rendersi simile a Dio ec. — Platone considera la morale come il fine essenziale della filosofia. Essa è il bene supremo. Mala dall’amore consiste nella tendenza alla perfezione. Due maniere di beni: umani, transitorii, ingannevoli; divini, permanenti, necessarii. A questi spettano tre condizioni: verità, armonia, bellezza, e appartengono all’ordine delle idee, di cui la divinità è sede, sorgente, tipo. La pratica della morale altro non è che il culto della divinità. Avvicinandosi a Dio si sale alla virtù; consacrandosi alla virtù si onora Dio in modo degno di lui. Siccome per la logica, l’anima imita il [testo greco], il verbo divino, così per la morale imita Dio come a-