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282 annotazioni

tale non vi è soggetta, la virtù. Dessa non riconosce superiori o padroni, e però ciascuno ha in sua mano il proprio destino; libera ne è la scelta. Chi vive saggiamente, passa alla sua stella; ma chi saggiamente non rise passa, al suo secondo nascere, in un corpo di donna, o se non cessa di fare il male, a norma di sua vita, in quello di animali i cui gusti sieno analoghi a’ suoi, in fino a che, purificato per molte metensicosi, e’ non abbia appreso a sommettere la parte sua animale al corso regolare dì una vita razionale, e non sia tornato a’ primi e migliori modi di vivere. — Ritter.

L’anima principio armonico, averlo geometrico il corpo. — Nell’animo tre cose sono da considerarsi: la sostanza indivisibile, cioè divina: la sostanza divisibile, cioè corporea: ed una terza sostanza, cioè quella che serve di connessione e vincolo all’altre due nature. Platone per ispiegare questi misteri dell’anima si vale di alcuni simboli o immagini prese dai numeri; non già perchè voglia insegnare che l’anima sia di numeri composta, ma perchè le ragioni dei medesimi servono maravigliosamente a rappresentare la natura dell’anima, la quale è media tra le cose sensibili e le intelligibili. Così dispari significa la natura indivisibile dell’anima, cioè la intelligibile e divina; pari la natura divisibile e irragionevole. Laonde l’anima è composta del numero cinque, acciocchè per la composizione del numero pari e dispari ne nasca la comune abitudine dell’anima dai tre principj, cioè il medesimo, il diverso ed il terzo, vale a dire la connessione. Così l’anima ha l’intelletto dalla natura indivisibile, cioè divina; ed ha il senso dalla natura divisibile, cioè corporea. E come è il medesimo riguardo al diverso, cioè la ragione al senso, cosi è il diverso al medesimo, cioè il senso alla ragione. Quindi ne nascono la forza e l’attività, che sono la vera armonia dell’anima. — Così il Sevano. — Chi più ne volesse in proposito consulti il Timeo, e le altre note dello