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annotazioni | 281 |
duplici periestigmeno, — [testo greco], una lineetta punteggiata. E. Stefano nol traduce. Ricevasi anche [testo greco], linea, ed è quella lineetta colla quale si sottosegnano le parole ec. Punteggiata così — — si usava: — Un sigma rovescio, [testo greco], fra punti così — Il fulmine, [testo greco] così |. Dice Isidoro che il cerannio si pone ogni volta che molti versi si disapprovano, nè ciascuno si sottolinea. — Ma forse troppo di queste inezie; intorno alle quali si possono consultare le note della ediz. Westeniana.
XL. Le sue opinióni erano queste. — Chi mai, se le opere di Platone fossero perite, si darebbe vanto di trarre un senso netto dalle laerziane rassodie? Noi col voltarne fedelmente alcuni passi mutilati o guasti dal buon Diogene, e coll’aiuto in particolare di Ritter, Cousin, Sevano e di altri, vedremo, se ci venga fatto, senza oltrepassare di molto la brevità che ci siamo prefissi, di rendere meno estruse alcune di queste astrusissime dottrine; onde il lettore a norma dello statuito disegno, abbia in iscorcio un’idea delle dottrine di ogni filosofo.
L’anima immortale, molti corpi vestire ec. — Platone secondo le idee della sua nazione parla spesso di campi Elisi, di ricompense, di pene; parla del passaggio delle anime per differenti forme umane e animali; opinioni che possono conciliarsi fra loro considerando l’inferno come uno stato intermedio tra le differenti vite di quelle sulla terra. L’idea della migrazione delle anime risponde a capello alle dottrine fisiche di Platone, e strettamente si collega colle sue opinioni morali, quindi, secondo Ritter, non s’ha a tenere come una semplice esposizione figurata o mitica della continuità della vita dell’anima dopo la morte. La vita e la trasmigrazione delle anime dipende dall’uso che le singole anime fanno della ragione per dominare la loro parte mortale. Qualunque sia l’influenza del passeggierò sul divino, una cosa nella vita mor-