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252 platone.

XLIX. Di scienza sono tre spezie: una pratica; una operativa; una speculativa. La scienza di fabbricare case e navigli è operativa, poichè si può vedere il lavoro da essa operato. Quelle di governare, di suonare il flauto e la cetra e simili, sono pratiche, poichè non vogliamo apparire ciò ch’esse hanno operato, tuttavia quando uno suona il flauto e la cetra, un altro governa, fanno qualche cosa. La geometrica, l’armonica e l’astrologica, speculative; poichè nè fanno, nè operano nulla; ma il geometra specula come tra loro stanno le linee; il musico, i suoni; l’astrologo gli astri e il mondo. Delle scienze adunque alcune sono speculative, alcune pratiche, altre operative.

L. Cinque specie sono di medicina: farmaceutica; chirurgica; dietetica; nosognomonica; boetetica. La farmaceutica cura le malattie per messo dei farmachi; la chirurgica guarisce col tagliare e coll’abbruciare; la dietetica allontana le malattie regolando il vitto; la nosognomonica colla conoscenza delle malattie; la boetetica col soccorrere, istantaneamente liberando dal dolore. Della medicina adunque altra è farmaceutica, altra chirurgica, altra dietetica, altra nosognomonica, altra boetetica.

LI. Delle leggi due divisioni: l’una scritta, non scritta l’altra. Quelle con cui nelle città governiamo lo stato, sono scritte, quelle che ci derivano dall’uso, non scritte, come il non andare ignudo per la piazza e il non mettersi attorno vesti da donna. Chè nessuna legge queste cose ci vieta, ma tuttavolta non le facciamo, per essere