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cata nella testa, la irascibile nel cuore, la concupiscibile nell’ombilico , e sta nel fegato. Diceva abbracciare dal centro tutto quanto il corpo circolarmente, e constare di elementi, e, divisa per intervalli armonici, formare due cerchi congiunti, l’interno dei quali, tagliato in sei, formare in tutto sette cerchi; ed essere questo situato secondo il diametro, internamente a sinistra; quello, da canto, a destra, e perchè unico, essendo l’altro internamente diviso, padroneggiare su questo; quello della natura del medesimo, questo del diverso. Affermando quindi essere il primo il movimento dell’anima, il secondo dell’universo e dell’orbile dei pianeti. In questa maniera divisa l’anima nel mezzo, essendo in relazione colle estremità, conoscere le cose che sono, ed armonizzare in se stessa, per avere in sè gli elementi armonici; e dalla direzione del cerchio del diverso nascere l’opinione, da quella del medesimo la scienza.

XLI. Due i principii di tutte cose dimostrò, materia e Dio; il quale appella anche mente e cagione; ed essere la materia di cui si fanno i composti, informe ed infinita. Dice ch’essa movendosi un tempo disordinatamente fu da Dio riunita in un luogo, stimando l’ordine migliore del disordine. Questa sostanza essersi tramutata in quattro elementi, fuoco, acqua, aria, terra; e da essi essere nato il mondo stesso e ciò che e in quello. La terra sola dice immutabile, adducendone a motivo la differenza delle figure di cui è composta; poichè afferma essere di un sol genere le figure degli altri elementi, composte tutte di un triangolo con un lato bislungo,