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228 | platone. |
XIX. Platone, al dire di Favorino nell’ottavo della Varia istoria, primo introdusse lo interrogare nel discorso; primo persuase a Laodamante tasio il modo analitico nelle indagini; primo, in filosofia, usò i vocaboli, antipode; elemento; dialettica; qualità; lunghezza nel numero; superficie piana delle estremità; provvidenza divina; primo, tra i filosofi, contraddisse al discorso di Lisia figlio di Cefalo, ponendolo parola per parola nel Fedro; primo speculò la forza della grammatica; e chiedesi, come avendo primo chiamato ad esame quasi tutti coloro che lo precedettero, non abbia poi fatto menzione di Democrito?
XX. Narra Neante ciziceno che, salito in Olimpia, tutti gli occhi dei Greci si rivolsero a lui; e che allora conversò con Dione, il quale si preparava a portar l’armi contro Dionisio. Nel primo dei Commentarii di Favorino si riferisce che il persiano Mitridate dedicò una statua a Platone nell’Accademia, e vi pose quest’epigrafe: Mitridate il figlio di Robodate persiano dedicò alle Muse l’immagine di Platone, la quale fece Silanione.
XXI. Dice Eraclide pontico che quand'era giovine era sì verecondo e composto, che non mai fu veduto ridere smodatamente.
XXII. Tale era Platone, e nondimeno provò anch’esso i sarcasmi dei comici. Teopompo adunque nell’Edicari dice così:
Poich’uno non è uno, e appena due
Son uno, al detto di Piatone. —