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220 | platone. |
Anzi affermava, con Omero, tutti gli uomini egizii esser medici. Platone avea deliberato anche di voler conversare co’ Magi; ma ne lo distolse la guerra d’Asia.
IX. Ritornato in Atene stanziò nell’Accademia. È questa un ginnasio suburbano, ombroso, così appellato da un eroe Ecademo, come dice anche Eupoli negli Astrateuti:
Negli ombrosi viali d’Ecademo
Il divo.
E parimente dice Timone parlando di Platone:
Di tutti guida, amplissimo, ne già
Per soave facondia alle cicale
Pari, che d’Ecademo in sulle piante
Spiegan la voce dilicata.
Poichè in grazia dell’E dicevasi prima Ecademia. Questo filosofo era amico d’Isocrate; e Prassifane scrisse non so qual disputa intorno a’ poeti, avvenuta fra loro in villa essendo Isocrate ospite presso Platone.
X. Dice Aristosseno lui aver militato tre volte: una in Tanagra; la seconda in Corinto; la terza a Delo, ove si mostrò anche assai valoroso; ed aver fatto una mescolanza della dottrina degli Eraclitei, dei Pitagorici e dei Socratici. Poichè delle cose sensibili, secondo Eraclito; delle intellettuali, secondo Pitagora; delle politiche, secondo Socrate filosofò.
XI. Raccontano alcuni, tra i quali è Satiro, lui avere scritto a Dione in Sicilia, che gli comperasse da Filolao tre libri pitagorici per cento mine; poichè dicono