Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/220


annotazioni. 187

tal guisa la terra era sostenuta dall’aria, l’aria dai fuoco.“ Osservabile, dice lo stessa Ritter, è questo modo di operare la separazione degli elementi, collegandovi poi la nascita degli animali e degli uomini; e lascia intravedere una manifesta comunanza d’idee fra la costui dottrina e quella di Anassagora e di Anassimandro. — L’operosità della scuola di Anassagora venne meno quasi che tutta con Archelao; ma la filosofia ionica esercitò un’azione immediata sovra i sofisti.

CAPO V.


Socrate.


L’immagine di Socrate che diamo qui ci è offerta dal Visconti come la più verace. „Tutta, così il romano archeologo, vi appare l’anima sua; e l’acutezza dell’ingegno, l’imperturbabilità del carattere si manifestano dagli occhi e dalla fronte serena: nella mossa delle labbra si travede quell’ironia dilicata, che rendeva amena la sua conversazione. — Il bronzo di Lisippo fu probabilmente l’originale da cui questo busto e parecchi altri furono tolti.“ — Icon. Gr. — Gall fa osservare una protuberanza rotonda nella parte superiore dell’osso frontale di Socrate, comune alle teste dei visionarii da lui vedute. Tra l’organo per la facoltà poetica, e quello per la mimica, sta secondo Gall una circonvoluzione cerebrale, che probabilmente produce la disposizione alle visioni. Parleremo dell’effetto di quest’organo quando del dèmone di Socrate.

I. Figlio di Sofronisco tagliapietre. — [testo greco], o [testo greco] si dice il padre di Socrate, non mai [testo greco]. Forse così chiamavansi gli scultori di secondo ordine.

III. Udito Anassagorafu discepolo di Archelao. — La prima asserzione, dice Ritter, è falsa, inverisimile la se-