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annotazioni 87

da luì rendute più moderate, onde i poveri stessi, restandone molto soddisfatti e contenti, chiamarono discarico questo tratto di umanità.“ — Plutarco.

Fece altre leggi e le collocò sovra tavole di legno. — Nunc ergo ingressus scribe ei super buxum ec. Isaia, xxx, 8. Il testo dice tavola di legno. — Tzetze, nelle sue Chiliadi, ci insegna: che avanti l’invenzione della carta le leggi si scrivevano sovra tavole di legno ec. — Ciò attesta Simmaco; ciò stesso Cassiodoro ed Isidoro che così si esprime nel suo etimologico: Ante cariæ et membranarum usum in dolatis ex ligno codicillis epistolarum eloquia scribebantur. — Schedæ erant asseres sive tabellæ non absimiles scandulis quibus tecta, tegularum vice, in quibusdam locis teguntur, dicta ἀπὸ τοῦ σχίζειν dal fendere, segare, dividere. — Anche i testamenti, sino a certa epoca, si scrissero sul legno, onde l’operare contra tabulas era lo stesso che fare contro il testamento. — Rotoli di legno, traduce il Borbeck.

II. Folegandrio o Sicinite. — Folegandro era un’isola tra le Sporadi; Sicino un’altra presso Creta.

III. I disegni di Pisistrato disvelò. — „La madre di Solone era cugina di quella di Pisistrato. — Fra l’uno e l’altro passava da principio una grande amicizia sì per cagione della loro parentela, e sì ancora per cagione dell’indole e delle eleganti fattezze, che sortite aveva dalla natura Pisistrato, in grazia delle quali cose (come vogliono alcuni) erane Solone innamorato.“ — Plutarco. — Pisistrato di più chiedeva che il suo amico Solone fosse colmato di onori, dichiarando di voler condursi secondo il parer suo: ma le finzioni dell’astuto non valsero a sedurre l’amico, e ne denunziò altamente le trame, e lo palesò come pubblico nemico; e perchè il popolo era affascinato ed il male già fatto, trattato da pazzo, sebbene rispettato, abbandonò volontariamente la patria, lasciando a Pisistrato il comando ch’ei prima avea ri-