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annotazioni 83

mergere da considerazioni generali sul mondo, e queste considerazioni sono chiaramente espresse nei principii che servono di base alla sua dottrina; tutto alimentarsi dall’umido; il caldo stesso provenirne e mantenersi, e seme di ogni cosa essere l’umido; però l’acqua origine della natura umida, da cui tutto proviene e si nutrisce, principio primitivo di tutte cose — Aristotele. — Questa dottrina, segue il Ritter, è collegata coi fenomeni della natura virente, colla nutrizione e col nascimento per via di seme. Pare non aver Talete considerato il mondo che come un ente vivo, il quale fosse uscito da uno stalo di seme imperfetto; seme, nell’idea del nostro filosofo, di una natura umida o dell’acqua, principio di tutte le esistenze individuali e proprio alimento a sè stessa. Questo modo di considerare l’universo animandolo, e che consiste a non vedere nel mondo che uno sviluppo del seme primitivamente esistente della vila si mostra del pari in altri punti di dottrina, che con certezza si possono attribuire a Talete. E quindi ei scorgeva la vita nell’apparenza della morte; credeva animata la pietra magnetica e l’ambra, perchè si movevano; e diceva in generale animato e pieno di spiriti o genii il mondo.

VII. Chi lo interrogò fu Anacarsi. — E prima aveva detto Misone. Congettura il Rossi essere questa una glossa intrusavi da qualche amanuense. Laerzio, nella vita di Misone, tutt’altrimenti ci racconta il fatto, e forse si confusero le due narrazioni.

Aristodemo — Spartano che scaduto dalle ricchezze e fuggito dagli amici, proferì questa dura sentenza!

IX. Crescere il Nilo quando le etesie ne respingono le correnti. — Piacque al nostro Arici di accennare all’opinione di Talete scrivendo nelle sue fonti, questi bei versi:

     Ma, o che dell’anno a certi tempi abbondi
     La niliaca riviera, e tra le ripe