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annotazioni | 75 |
vano mutato le stelle, e due volte era tramontato il sole dove allora sorgeva.
Zoroastre — Racconta Plinio che per privilegio al solo Zoroastre accordato fra tutti gli uomini, aveva riso il dì stesso che nacque; ed è fama che la sua morte avvenisse, com’egli avea desiderato, per mezzo del fuoco celeste. Portenti che sempre accompagnano gli introduttori di nuove religioni! E tale fu Zoroastre, uomo intorno a cui la tradizione accumula gran numero di fatti. Forse v’ebbero più Zoroastri. Volney lo dice contemporaneo di Nino (1200 A. C.) altri di Dario; e chi più antico d’assai, e chi piu recente. A lui si attribuisce il Zend—Avesta (parola virente), libro che i dotti non giudicano apocrifo, ed alla cui morale, che fu modello a molte altre, si tributano lodi particolari. Spicca fra le sue massime la bellissima: nel dubbio che un’azione sia buona o cattiva, astientene. Il Zend—A vesta, per la maggior parte liturgico, lascia presentire qualche dottrina speculativa; ma forse quest’ultima non aggiugne l’antichità della prima, e i diversi frammenti di cui sembra composto, e le differenti lingue in cui è scritto, accennano diverse epoche.
Ostani, Astrassichi ecc. — Ostane fu uno dei più gran magi dopo Zoroastre. Forse in onore di costui gli stessi magi si nominarono Ostani. Si ricordano da Plinio due Ostani, uno che seguì Xerse nella spedizione di Grecia, un altro, Alessandro. Tutti i qui nominati sono magi che fiorirono nella scuola persiana.
III. Non solamente la filosofia, ma ec. — Anche il nostro buon Diogene volle darci un tocco di greca jattanza; chè d’altra parte venne in Europa il sapere e il genere umano; e la Grecia fu tratta dalla barbarie da popoli stranieri. I poeti poi, dice il Tennemann, presa dalla religione quella parte che offeriva maggiore allettamento e curiosità agli spiriti, stabilirono una specie di educazione estetica ed intellettuale che