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ANNOTAZIONI




PROEMIO.


Le Vite dei Filosofi ec. — Ai titoli lunghi e svariati dirportano le diverse edizioni (vedi il Menagio nella Westeniana e l’Huebnero in quella di Lipsia 1831) parventi di sostituire questo brevissimo, siccome altri fece colle vite di Plutarco.

I. Barbari — βάρβαρος — propriamente chi pronunciava male, o parlando guastava alcuna lettera. Così si appellarono dai Greci i forestieri, anzi tutto che non era greco.

Magi — μάγως, al dire di Apuleio, significava nella lingua dei Persiani ciò che nella sua sacerdote. — Veggasi anche Plinio e Porfirio. — Come osservatori degli astri e interpreti dei libri sacri, la scienza e la religione erano nelle loro mani; come educatori dei re avevano parte nei pubblici negozj. Il loro culto era quello del fuoco non senza mescolanza di sabeismo e di astrologia. — I magi, spesso confusi coi Caldei, furono istituiti da Hom od Homanes. Zoroastro li riformò.