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e sotto ed alla sinistra un bastoncino segno dello zecchiere, colla leggenda ☩ CIVITAS · SIY, quando i tre primi avevano civitate come per dire battute nella città di Scio, e nel rovescio la croce patente con due perle alle estremità delle braccia, e ☩ · CVMRADVS · REX; e tutti questi sono certamente anteriori ai susseguenti.

Il quinto (T. II, n.ᵒ 18) ha dal lato della croce patente ☩ CIVITAS SII, e dal lato del castello ☩ CVNRADVS REX.

Il sesto (T. II n.ᵒ 19) ha attorno al castello colle solite torri merlate ☩ CIVITAS · SIY ·, ed attorno alla croce sempre patente ☩ · CVRRADVS · REX ·

Il settimo (T. II, n.ᵒ 20) sopra le due torri minori del castello vario dal precedente, e sotto il medesimo ha un punto per segno del nuovo maestro, ed attorno ☩ CIVITAS · SIY ·, e dalla parte della croce ☩ · CVNRADVS · REX ·

L’ottavo (T. II, n.ᵒ 21) tiene nel diritto un mal disegnato castello e ☩ CIVITAS ☆ SIX ☆ per Siy, e nel rovescio la croce e ☩ CVNRADVS ☆ REX.

Il nono (T. II, n.ᵒ 22), con castello d’altro conio, ha ☩ CIVITAS · SII · da un lato, e dall’altro la croce e ☩ CONRADVS · REX ·

Il decimo (T. II, n.ᵒ 23), eguale al suddetto dalla parte del castello, ha da quella della croce ☩ CONRAD · VS · RES; il punto è segno di altro zecchiere.

L’undecimo (T. II, n.ᵒ 24) ha nel diritto, uguale all’antecedente, la parola civitas molto imbrogliata, e nel rovescio attorno alla croce ripetuta la leggenda ☩ CIVITAS · SII ·

Il dodicesimo (T. II, n.ᵒ 25) ha da un lato il solito castello ed in giro ☩ CIVITAS ☆ REX, errore dell’intagliatore del conio che vi ripetè invece di Sii le ultime lettere del rovescio, è dall’altro ☩ CVNRADVS REX.

Il decimoterzo (T. II, n.ᵒ 26) tiene l’istesso diritto dell’antecedente, ma dalla parte della croce ha una piccola varietà, cioè ☩ CONRADVS · REX ·

Il decimoquarto (T. II, n.ᵒ 27), improntato coll’istesso conio dei precedenti dal lato del castello, da quello della croce ha ☩ CONRADVS : REX :, nuovi segni di zecca.

Quantunque in queste tre ultime monete siasi messa la parola