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conoscono tante varietà e che abbiamo già detto essere di quella specie detta caratti, crediamo di collocare un piccolo tornese che alle suddette non è certamente posteriore, ma di cui non possiamo fissar bene l’epoca.
Da una parte (T. I, n.ᵒ 13) ha il solito tempio, simbolo della chiesa cristiana, ed attorno CIVITAS ⚪︎ SII, e l’anello è contrassegno dello zecchiere: dall’altra vedesi una croce e ☩ CVIRADVS . REX. con tal forma di caratteri che annunziano il principio del XV secolo. Questo piccolo tornese pesa grammi 0.450 e probabilmente come quelli di Morea è a millesimi 200 incirca, onde avrebbe di fine grammi 0.090; ma tenuto conto che esso è scadente nel peso, oltrepassando in generale tutti il mezzo gramma, e che nelle monete basse sempre si riduceva la bontà intrinseca, cioè quella quantità di fine che corrisponde all’intiero d’argento buono, e ciò affine di ricavarvi grosso guadagno, stantechè sulle altre poco o nulla potevasi lucrare, possiamo dire che deve essere stato lavorato alla stessa lega degli altri che battevansi in Oriente, e correvano per un ottavo di grosso.
Ora abbiamo a descrivere, abbenchè qual più qual meno quasi tutti scadenti dal peso legale per essere pel lungo uso logori, ma che appaiono egualmente retti dalla stessa legge delli avanti descritti, quattordici caratti collocati secondo che più antichi o moderni pel loro assieme ci parvero, tutti però aventi ugual tipo e leggenda.
Il primo (T. II, n.ᵒ 14), che per la forma delle lettere vedesi più antico degli altri e probabilmente coniato subito dopo quelli colla protome del doge, ha da un lato il castello cori tre torri merlate ed attorno ☩ ☆ CIVITATE: ☆: SI..., la quale ultima stella crediamo segno del maestro, e dall’altro una croce patente con due perlette alle estremità delle braccia ed in giro ☩ ☆ CVMRADVS ☆ R... ☆.
Il secondo (T. II, n.ᵒ 15), con castello simile ma più rozzo, ha ☩ ☆ CIVITATE ☆ SYI ☆ da una parte, e dall’altra attorno ad una croce patente ☩ ☆ CVMRADVS ☆ REX ☆.
Il terzo (T. II, n.ᵒ 16) è uguale al suddetto in tutto, fuorchè dal lato della croce evvi ☩ . CVRADVS ☆ REX ☆.
Il quarto (T. II, n.ᵒ 17) ha il castello grossolanamente disegnato,