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e della signoria di Onussa, Marmora, Tenedo, Lesbo, Scio, Samo, Nicaria e Cos, mediante l’obbligo d’aiutarlo con 500 soldati per riacquistare il trono di Bisanzio, lo chiama Martinum Zachariam de Castro dominum insulae Chii, prova che già era succeduto al padre e solo trovavasi nel dominio dell’isola.
Ritornando ora a parlare delle convenzioni fatte dal greco imperatore coi Zaccaria, e che abbiamo vedute si confuse dal Cantacuzeno, per convenire che l’ultima, ossia la terza, sia scaduta, come infatti lo fu, col 1329, dobbiamo dire che la prima per dieci anni con Benedetto I dovette passarsi tra il 1309 e il 1310 e durare incirca sino al 1319: che si segnò la seconda con Martino e Benedetto II in quest’anno, per cominciare la terza col 1324 e scadere col 1329, anno nel quale abbiamo veduto che vennero essi spogliati di Scio.
Intanto Martino continuava a gemere nelle prigioni di Costantinopoli, ove rimase sino al 1338, quando fu rimesso in libertà sulle istanze del papa e del re di Francia. Dopo alcuni anni essendosi unito ai crociati che erano andati per conquistare Smirne sugli infedeli, perdé la vita in un fatto d’arme contro i Saraceni avvenuto nel 1345.
Eragli già premorto il primogenito Bartolomeo, onde nei beni allodiali gli successe l’altro figliuolo chiamato Centurione, il quale andato alla corte di Maria di Borbone, principessa d’Acaia, talmente seppe insinuarsi nelle sue grazie, che oltre all’aver avuto in dono molti feudi, in breve divenne uno dei più importanti personaggi della sua corte. Morta essa, per trovarsi affatto inetto il suo successore, assumendo Centurione il titolo di principe poco per volta si rese assoluto padrone dell’Acaia che trasmise al suo figliuolo Azane, il quale lasciò lo stato a Centurione II e diede sua figlia Catterina in moglie a Tommaso Paleologo despota della Morea. Questi dopo morto lo suocero, impadronitosi per tradimento nel 1432 della persona del cognato e del suo stato in un coi figli, lo mise barbaramente a morte, e tale fu il fine dei Zaccaria in Grecia, e non come da taluno fu detto che perdessero l’Acaia quando fu nel 1458 occupata dalle armi di Maometto II.
Scio frattanto sotto il dominio dei Paleologi venne retta, in